TMI

Terapia Metacognitiva

La Terapia Metacognitiva Interpersonale nasce dall’esigenza di trattare efficacemente quei pazienti non rispondenti alle terapie standard, ovvero pazienti affetti da disturbi di personalità e/o da sintomatologie invalidanti come, ad esempio, i disturbi d’ansia e dell’umore.

La sofferenza psicologica infatti, non è solo alimentata da errori nel modo di ragionare che portano alla formazione di idee disfunzionali relativi al sè e al mondo che ci circonda. In altre parole i pazienti pongono problemi non solo di contenuti, ma soprattutto a livello di processi e di funzionamento: mostrano difficoltà nell’accedere ai propri vissuti interni, nel regolarli, nel prendere distanza critica da essi.

Noi, infatti, agiamo nella scena sociale guidati da schemi interpersonali maladattivi ovvero strutture stabili di attribuzione di significato, su come gli altri risponderanno ai nostri bisogni e su quali reazioni avremo alle risposte degli altri. Queste strutture cognitivo-affettive-somatiche hanno una natura procedurale che riveste un ruolo fondamentale nel mantenimento del disagio psicologico. Infatti le persone provano sofferenza in determinati assetti relazionali e su di essa non hanno né controllo né sono consapevoli dei motivi. La componente procedurale degli schemi è iscritta a livello somatico, viscerale, nel corpo e in modo automatico ne influenza l’elaborazione consapevole delle informazioni e la nostra condotta.

La Terapia Metacognitiva Interpersonale trova spazio laddove l’efficacia della terapia cognitiva standard sembra perdere terreno: per lavorare in modo rapido ed efficace sui processi, le sole strategie top-down tipiche della terapia cognitiva standard (ragioniamo in modo diverso su quello che succede) hanno iniziato a mostrare i propri limiti.

Un approccio bottom-up

Dal Corpo alla Mente

Integrando le strategie cognitivo-comportamentali con il repertorio delle tecniche esperienziali, la Terapia Metacognitiva Interpersonale si pone i seguenti obiettivi:

Migliorare la lettura del paziente del proprio mondo interno: partendo dall'esplorazione della componente emotiva e somatica, si arriva alla definizione degli schemi interpersonali maladattivi, che guidano il modo in cui vediamo noi stessi e gli altri nel mondo e che sostengono e sostanziano la sofferenza soggettiva.

Regolare i propri stati emotivi interni con strategie maggiormente funzionali.
 

Accedere e rinforzare le parti sane e adattive, spesso messe in ombra, per consentire la realizzazione dei propri obiettivi personali e del proprio benessere psicofisico.

Focalizzare l'attenzione sui processi interni alla relazione terapeutica. Il terapeuta ha un ruolo attivo nel cogliere gli eventuali fattori di tensione che si possono presentare nella relazione con il paziente. Favorire un clima emotivo di autenticità e fiducia è un prerequisito per una definizione condivisa e collaborativa degli obiettivi terapeutici.

Il Team

Terapisti Specializzati

Rosalia Maresca

Psicoterapeuta TMI

Marika Ugolino

Psicoterapeuta TMI

Maria Maddalena Gifuni

Psicoterapeuta TMI

Gabriella Palladino

Psicoterapeuta TMI

Domenico Errico

Psicoterapeuta TMI

Anna Maria Capodanno

Psicoterapeuta TMI

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